Lo squillo invece me lo aveva fatto suo padre, Ale è al pronto soccorso, non si è sentita bene in palestra.. Corro in ospedale, sarà stato un mancamento, chissà se sta mangiando quella capa-tosta, s'è messa la fissa di dimagrire e si è sentita male suppongo... Al pronto soccorso non faccio neanche in tempo a vederla: la infilano in autoambulanza, ricovero urgente al Policlinico in Neurochirurgia.. Aneurisma. Altra corsa, traffico in tangenziale, attesa estenuante tra le mura color albicocca. Alle 22:02 giunge in corsia su una barrella, ci saluta con la manina e con un ricciolo scomposto che le incornicia la fronte. E' semi-paralizzata, ma forse lei non lo sa, Dio fa che non lo sappia.. Tutto bene, riesce a dire. Ale ora devi essere forte, lo sai, no? Ci vediamo domani, riposati, ti lascio il burro di cacao hai le labbra secche, chi resta stanotte..? Le salviettine le hai? ti passo le mie? mi raccomando... Rientriamo a casa. Alle 23:04 ricevo il suo messaggino della buonanotte: Madò.. proprio stasera che mamma doveva cucinare fave e cicorie..! Non ti preoccupare, uscirò presto. Ho un caffè in sospeso con mille infermieri! Stanotte rimane mamma, ci vediamo l'isola... Kiss, notte!
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