sabato 14 febbraio 2009

Questioni di spirito


Non mi chiedere “perché”...
Chiedimi piuttosto “da quando”e nel risponderti mi ritroverei a pensare che allora fu comunque tardi.
C’è stato davvero – mi chiedo- un tempo in cui ne ho fatto a meno?!?

Come è possibile che io sia esistito senza di Lei, la mia migliore amica, Lei che mi fa vibrare di intenso desiderio al solo sguardo, ad ogni timido tocco; Lei limpida ed imperturbabile, attraente ed inconsapevole, Lei che raccoglie i cocci miei per confonderli in un vortice di esuberanza, Lei che placa i miei turbamenti e si cala nel mio intimo come una coltre di calore, miscuglio di fervore e profonda pace – anche se breve - pur sempre pace. Lei che mi inebria e che mi esalta, che tampona le mie ferite fino a renderle magicamente guarite, Lei che decide del mio IO fino a farmi diventare DIO!

E confesso che combatto e mi dibatto per esserne indipendente, mentre sempre più mi rendo conto che è Lei la mia unica linfa, Lei la mia vita, fino a che sarà finita…

Quanti giorni trascorsi in solitudine, naufrago nel mare delle mie illusioni, delusioni, tristi previsioni, senza meta, senza barca, senza alcun “cristiano” di coscienza che non mostrasse soltanto fredda impertinenza.

Solo Lei mi è rimasta accanto, senza remore o contratti. Lei c’era: la guardavo, mi tentava, mi scaldava.. ed io resistevo quel tanto che bastava per desiderarla di più.
E mentre la assaporavo al primo tocco di labbra, uno spirito divino approdava sulla mia pena.

Lo so, è pure follia, ma non è colpa mia se non posso farne a meno.
So che è lì, in quella stanza: devo solo aprire la porta.. Adesso abbasso la maniglia ed eccola: la mia Bottiglia…

(Dedicato ad ogni spirito fragile che soffre di solitudine, contro ogni forma di dipendenza fisica e psicologica)