mercoledì 29 ottobre 2008

Lo spaccapietre

C’era una volta un povero spaccapietre che col sole e con la pioggia passava la giornata a spezzar sassi sul ciglio della strada.
“Ah, se potessi essere un Gran Signore” pensò un giorno. “Mi riposerei finalmente”.
C’era per aria una Genio che lo udì: “Sia esaudito il tuo desiderio!”, gli disse. Detto fatto. Il povero spaccapietre si trovo di colpo in un bel palazzo, servito da uno stuolo di domestici.
Ma un giorno lo spaccapietre ebbe l’idea di levar gli occhi al cielo e vide quel che forse non aveva visto mai: il Sole. “Ah, se potessi diventare il Sole!” sospirò. “Non avrei neppure il fastidio di vedermi intorno tutti quei domestici”.
Anche questa volta il Genio buono lo volle far contento “sia come vuoi”, gli disse. Ma quando l’uomo fu diventato il Sole, ecco che una nube venne a passargli innanzi, offuscando il suo splendore.
“Potessi essere una nuvola!” pensò. “Una nuvola è persino più potente del sole!”. Ma esaudito che fu, soffiò il vento, che ridusse a brandelli le nuvole in cielo.
“Vorrei essere il vento che travolge ogni cosa! E il Genio compiacente di nuovo lo esaudì. Ma divenuto vento impetuoso e violento, incontrò la montagna che resiste anche al Vento.
Trasformato infine in Montagna, si accorse che qualcuno gli spezzava la base a colpi di piccone.
“Ah, vorrei essere colui che spezza le montagne!”. E per l’ultima volta, il Genio lo esaudì. Così lo spaccapietre si ritrovo di nuovo sul ciglio della strada, nella sua prima forma di umile operaio. Né mai d’allora in poi si lagnò più.


(Fiaba cinese)

sabato 25 ottobre 2008

40 volte odio


Odio chi dice: “sono fatto così, non posso farci niente..”;
Odio il silenzio;
Odio chi risponde ad una domanda con un’altra domanda;
Odio la causalità;
Odio le sorprese;

Odio i finti buoni propositi;
Odio i “forse” e i “però”;
Odio chi fa finta di niente;
Odio i giri di parole;
Odio chi pretende d’essere capito;
Odio chi resta a guardare come va a finire;
Odio le cattiverie a buon mercato;
Odio chi pretende d’essere coerente con sé stesso;
Odio il tempo piovoso quando poi non piove;
Odio chi cerca di apparire come non è;
Odio le vie di mezzo;
Odio chi fugge di fronte alla verità;
Odio chi parla senza dire niente;
Odio chi è prevenuto;
Odio chi pretende di amare gli altri senza prima amare sé stesso;
Odio chi fugge dinanzi al pericolo;
Odio chi anela la saggezza rifiutando l’esperienza;
Odio chi si sforza di non odiare affatto;
Odio chi non mantiene la parola data;
Odio chi enfatizza il valore di ciò in cui crede;
Odio chi è vigliacco;
Odio chi si priva di ciò che desidera;
Odio chi non sa giocare;
Odio chi RIMANDA;
Odio chi respinge ciò che non capisce e ciò che non ritiene adeguato;
Odio chi, di ciò che fa, vede solo le conseguenze;
Odio chi è talmente egoista da nascondere sé stesso;
Odio chi prova vergogna per ciò che desidera fare e quindi non lo fa;
Odio chi non gioca perché teme di perdere;
Odio chi non sa ridere di sé;
Odio chi si mette in condizione di avere dei rimpianti per ciò che avrebbe potuto fare e non ha fatto;

Odio chi svela il suo amore quando è TROPPO TARDI;
Odio chi finge di non capire;
Odio chi crede che il tempo sistemi tutto;

Odio chi UCCIDE Sé STESSO:
- perché la verità è troppo scomoda;
- perché teme di non aver capito niente;
- perché si ama troppo;
- perché ha paura di farsi e di fare del male;
- perché capisce di non aver mai capito niente;
- perché pensa così di uccidere la sua parte di sé che appartiene agli altri


…perché la vita è troppo breve per pretendere di negarsi qualcosa…
[DADA]

lunedì 20 ottobre 2008

Picasso e la Donna che piange

Sono stata al Vittoriano per la mostra Picasso 1917-37. L'Arlecchino dell'Arte. L'ultima esposizione romana dedicata al grande artista risale a circa mezzo secolo fa, comprensibilmente inesauribile l'afflusso dei visitatori, quindi...
Ritengo che andare per mostre non abbia senso se un vaso, una statua, una stampa, un quadro, ALMENO un "frammento" d'arte non resti ancorato al cuore, scavando oltre le dense emozioni celate dai quotidiani abiti borghesi.
Ecco, appunto... Emozioni...
Sono stata folgorata dalla Donna che piange con Fazzoletto (in tre variazioni): le sue lacrime, nel caos degli svogliati visitatori domenicali, mi sono sembrate una pausa dal tempo, spilli appuntiti che sgorgano da occhi stellati e che inchiodano l'uomo a restare.
Non sono un'esperta di Picasso, ma so che quelle due lacrime inchioderebbero chiunque...

venerdì 17 ottobre 2008

Camaleonte

Io son foglia verde e la pietra tonda, sono ogni cosa che mi circonda.

Del mondo che vive io seguo le impronte, ma dentro rimango...
camaleonte!

lunedì 13 ottobre 2008

La Speranza


Volto scavato
teso
sospeso

Immobile
sguardo
lontano

Goccia
di lavoro
solca
l'antica ruga

Lento
piegarsi
di speranza