
Respira sale il volto in discesa,
del tempo che fu dichiara la resa.
Sfiorò il sole, l'ala di menzogna,
che or la salvezza neanche sogna.
Il Dio lassù invidioso e solo
costringe Icaro ad un mesto volo:
l'ambizione che fu diventa terrore,
e della superbia rimpiange le ore.
Gelo sul petto, vento sul volto:
"Come feci ad essere così ingenuo e stolto!?"
Il mare è vicino, l'impatto crudele,
lo sguardo ricade sulle umane vele.
Il ricordo ritorna ai tempi trascorsi,
lontani da iperboli e da rimorsi,
ai giochi infantili su verdi distese,
alle corse veloci, alle cadute già prese.
Allor l’imprevisto era pura sorpresa,
non era la vita in un volo sospesa:
immagini sfumate nel rapido orizzonte,
gelida l’aria gli sferza la fronte.
“Ma il sole sfiorai”, il suo ultimo pensiero,
e un sorriso affiora sul volto di mistero:
che sia rapida, lunga o folgorante,
la vita non ha senso lontana dal proprio amante!
L’ambizione amò il Sole, il Dio non ricambiò:
con un fiero tuffo in mare il volo d’Icaro terminò